Definizione: il progetto Hackintosh

Per hackintosh si intende un progetto di hacking nato per installare un sistema operativo Mac OS X su personal computer basati su architettura x86 e non prodotti da Apple.

Il neologismo è stato coniato dopo giugno 2005, quando al Worldwide Developers Conference Apple ha annunciato il passaggio dai processori PowerPC a quelli Intel rendendo pressoché nulla la differenza tra un personal computer Mac e uno IBM compatibile x86.

L’hackintosh rappresenta un’ottima soluzione per professionisti nell’ambito della musica, grafica o altri campi che necessitano di elevate prestazioni e velocità di calcolo.

(fonte Wikipedia)

osx86

Le origini: progetto Star Trek

Star Trek era il nome in codice di un progetto di Apple Computer sviluppato tra il 1992 e il 1993. Ispirato nel nome alla famosa serie televisiva di fantascienza, era una versione del sistema operativo Macintosh in grado di essere utilizzato sulle macchine Intel-compatibili (durante quegli anni il Mac OS funzionava su macchine basate sui processori Motorola della serie 68000). Lo slogan era: “Per andare là dove nessun Mac è mai giunto prima.”

Gli sviluppatori erano riusciti ad avviare un PC 486 con una versione modificata del System 7 e la rappresentazione grafica era indistinguibile da quella di un Macintosh classico. Il progetto venne cancellato a metà del 1993, non a causa di incompatibilità hardware o software ma per una scelta strategica e per carenze del personale.

Sebbene non esista una versione funzionante di Mac OS per processori Intel compatibili, alcuni programmatori indipendenti hanno sviluppato degli emulatori software in grado di far funzionare il Mac OS. I due emulatori più conosciuti sono vMac e Basilisk II. Va notato che, essendo degli emulatori, devono tradurre le istruzioni Motorola in istruzioni Intel e questo rende i programmi molto lenti anche su macchine molto veloci. Dal maggio del 2004 si è reso disponibile un nuovo emulatore, chiamato PearPC, in grado di emulare un processore PowerPC e quindi in grado di far funzionare Mac OS X. Trattandosi di un emulatore, soffre come i precedenti di analoghe limitazioni ed è un programma estremamente lento.

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Dieci anni dopo il progetto Star Trek, è possibile eseguire Apple Darwin, il cuore Unix di Mac OS X, sulle piattaforme x86 senza bisogno di emulazioni e quindi a piena velocità. Ciò è reso possibile dalla decisione di Apple di rendere open source (Apple Public Source License) il nucleo del sistema operativo, anche se la disponibilità di driver è molto limitata, così come il supporto di architetture non PowerPC. È significativo il fatto che Apple abbia reso open source il nucleo del sistema operativo ma non la sua interfaccia grafica: Aqua è il fiore all’occhiello del Mac OS X e quindi difficilmente Apple renderà pubblico il suo componente più prezioso.

Alcuni anni dopo l’abbandono del progetto Star Trek si è diffusa la voce di un presunto progetto Marklar volto al porting del Mac OS X su X86. Per anni Apple ha smentito le voci ma, il 6 giugno 2005 ha confermato l’esistenza del progetto e ha dichiarato che avrebbe abbandonato i processori PowerPC in favore dei processori x86 nel giro di due anni. I primi computer di questa serie (ossia i nuovi iMac e i MacBook Pro) sono entrati in commercio nel gennaio 2006.

(fonte Wikipedia)

Le origini: progetto Marklar

Il progetto Marklar era un progetto segreto dell‘Apple Computer volto ad effettuare il porting del sistema operativo Mac OS X su macchine dotate di processori X86.
Nel 2000 alcuni impiegati Apple, tra i quali John Kullmann, vennero assegnati agli uffici sulla east-coast, solitamente dedicati a progetti alternativi o non di primo piano, per lavorare ad un porting x86 del MacOS dell’epoca, come fall-back-plan, ovvero progetto di ripiego, di riserva; diciotto mesi dopo, nel dicembre 2001, Kullmann presentò sei PC x86 assemblati su cui funzionava una versione customizzata del sistema operativo Apple. Durante il 2002 Steve Jobs in persona, insoddisfatto dei progressi e dei piani di consegna dei processori PowerPC, decise di portare avanti con più consistenza questo progetto, assegnando una dozzina di ingegneri al porting del Mac OS X su macchine generiche dotate di processori X86 in modo da aver a disposizione una strada alternativa nel caso l’avanzamento tecnologico dei processori PowerPC si fermasse. Nell’agosto 2002 il progetto Marklar era consolidato e ufficiosamente annunciato ai media. In seguito alcuni produttori hardware sostennero di aver esercitato pressioni sullo stato maggiore di Apple al fine di produrre cloni Mac x86.

Nel 2005 Apple stanca dei ritardi di IBM nella realizzazione di processori PowerPC G5 ad alta frequenza e a basso consumo ha deciso di abbandonare i processori PowerPC e di stringere un’alleanza con Intel. Il 6 giugno 2005 il CEO di Apple Steve Jobs ha ufficialmente annunciato il nuovo corso dei computer Apple e ha reso pubblico il progetto Marklar affermando che gli ingegneri avevano effettuato il porting delle cinque versioni di Mac OS X annunciando che il nuovo Mac OS X 10.5 sarebbe stato sviluppato tenendo conto dei processori Intel. Nella stessa occasione ha mostrato un portatile dotato di processore Intel su cui girava Mac OS X 10.4.

(fonte Wikipedia)

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